Grazie
sindaco!!!
Grazie sindaco, con
la sua proposta abbiamo veramente risolto l’ormai atavico problema di Viterbo città termale.
Abbiamo
appreso dai giornali la strepitosa
proposta di demolire il complesso delle ex terme INPS e di poter usufruire inoltre
di un incremento di cubatura per la ricostruzione di un eventuale nuovo
complesso, al fine di consentire al soggetto che lo vorrà gestire di poterlo
fare all’insegna delle “più avanzate esigenze del termalismo di qualità.”.....
Grazie
sindaco, è grazie alla sua immensa cultura architettonica e artistica che
Viterbo si trova a vivere un secondo medio evo.
Non
ci potevamo aspettare niente di meglio da chi, in cinque anni trascorsi in
qualità di amministratore e di tutore della salute pubblica, non ha voluto (o
saputo) risolvere problemi di importanza fondamentale come quello dell’acqua
potabile avvelenata dall’arsenico o della raccolta differenziata: tutto ciò
mentre a Viterbo i suoi cittadini si ammalano e muoiono di carcinoma (il numero
dei casi è tra i più alti in Italia) e la città risulta ultimo capoluogo del
Lazio con il 17% di raccolta. Ci scusiamo per l’inciso, ma la precisazione ci è
sembrata doverosa.
Forse
il primo cittadino, nonché “Onorevole”, ignora che il sito che vorrebbe
demolire è un bene sottoposto a tutela ai sensi dell’art. 10 comma 1 del Codice dei beni culturali e del
paesaggio (D. Lgs. 22-01-2004 n° 42),
dal Piano Territoriale Paesistico (ambito territoriale I) approvato con
delibera della Giunta Regionale 30 luglio 1999, n.
4469 e del Piano
Territoriale Paesistico Regionale adottato dalla Giunta Regionale con atti n.
556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre, come: aree archeologiche,
insediamenti romani lungo la via Cassia ai sensi della ex L. 1089, e come
fascia di rispetto dai fossi art. 35 PTPR.
Forse
i “Barbari” avrebbero avuto più rispetto e sensibilità nei confronti di certe
opere: sembra che si voglia ad ogni costo svendere le proprietà pubbliche
regalandole ai soliti noti.
Siamo
fermamente convinti che le terme INPS debbano subire un radicale intervento di
recupero ed ampliamento finalizzato a renderle adeguate e funzionali alle
attuali esigenze e normative, ma non per questo bisogna presentare l’intervento
sotto la falsa luce di operazione antieconomica e disperata, da proporre a
qualche magnate che, nella sua infinita generosità, ci realizzerà un
meraviglioso centro benessere.
Grazie
sindaco, ma noi siamo sempre più convinti che i viterbesi abbiano bisogno di
interventi seri e qualificanti, atti a valorizzare le risorse che il nostro
territorio ci offre.
Per
questo proponiamo di utilizzare modi e strumenti diversi dai soliti al fine di
intervenire al recupero delle terme, come primo passo verso un autentico
risanamento politico, sociale e culturale.
In
un momento in cui l’economia langue e la sfiducia nelle istituzioni ha
raggiunto livelli inimmaginabili è giunta l’ora di pretendere la qualità e la
trasparenza negli interventi sul territorio.
E’
finalmente arrivata l’ora di indire un concorso di idee (strumento usato dal comune
di Viterbo solo due volte, record negativo in Italia e in Europa) sul riassetto
generale dell’intero sistema termale che comprenda anche il recupero
archeologico e agricolo dei siti stessi e di quelli limitrofi (piano quadro),
per poi giungere ad appalti concorso sui singoli interventi, da realizzarsi
sulla scorta del progetto quadro vincitore.
Questo
è sicuramente uno dei modi migliori per ottenere un’ architettura di qualità,
che permetta a tutti i professionisti, giovani e meno giovani, di mettersi in
gioco facendosi conoscere ed apprezzare, senza più elargire incarichi sempre
agli stessi (verificare i nomi dei professionisti incaricati negli ultimi dieci
anni).
Un
modo per consentire a tutti gli operatori del settore ed alle imprese edili
di confrontarsi con pari
opportunità e con gli stessi mezzi, per
giungere a premiare la migliore offerta, sia economica che formale.
Informiamo
il sindaco che lo sviluppo della città si progetta, non nasce spontaneamente o
a macchia di leopardo su aree proposte da singoli operatori né su nastri rossi
realizzati in aree vincolate, e non dà luogo a interventi casuali scollegati e
dannosi.
Grazie
sindaco, grazie davvero. La ringrazieremmo veramente di cuore se Lei tornasse a
fare il suo lavoro e smettesse di occuparsi di politica.
Daniele
Cario
per Solidarietà Cittadina
per Solidarietà Cittadina
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