lunedì 14 gennaio 2013

EX TERME INPS

Grazie sindaco!!!
Grazie sindaco, con la sua proposta abbiamo veramente risolto l’ormai atavico problema  di Viterbo città termale.
Abbiamo appreso dai giornali  la strepitosa proposta di demolire il complesso delle ex terme INPS e di poter usufruire inoltre di un incremento di cubatura per la ricostruzione di un eventuale nuovo complesso, al fine di consentire al soggetto che lo vorrà gestire di poterlo fare all’insegna delle “più avanzate esigenze del termalismo di qualità.”.....


Grazie sindaco, è grazie alla sua immensa cultura architettonica e artistica che Viterbo si trova a vivere un secondo medio evo.

Non ci potevamo aspettare niente di meglio da chi, in cinque anni trascorsi in qualità di amministratore e di tutore della salute pubblica, non ha voluto (o saputo) risolvere problemi di importanza fondamentale come quello dell’acqua potabile avvelenata dall’arsenico o della raccolta differenziata: tutto ciò mentre a Viterbo i suoi cittadini si ammalano e muoiono di carcinoma (il numero dei casi è tra i più alti in Italia) e la città risulta ultimo capoluogo del Lazio con il 17% di raccolta. Ci scusiamo per l’inciso, ma la precisazione ci è sembrata doverosa.
Forse il primo cittadino, nonché “Onorevole”, ignora che il sito che vorrebbe demolire è un bene sottoposto a tutela ai sensi dell’art. 10  comma 1 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 22-01-2004 n° 42),  dal Piano Territoriale Paesistico (ambito territoriale I) approvato con delibera della Giunta Regionale 30 luglio 1999, n.


4469 e del Piano Territoriale Paesistico Regionale adottato dalla Giunta Regionale con atti n. 556 del 25 luglio 2007 e n. 1025 del 21 dicembre, come: aree archeologiche, insediamenti romani lungo la via Cassia ai sensi della ex L. 1089, e come fascia di rispetto dai fossi art. 35 PTPR.
Forse i “Barbari” avrebbero avuto più rispetto e sensibilità nei confronti di certe opere: sembra che si voglia ad ogni costo svendere le proprietà pubbliche regalandole ai soliti noti.
Siamo fermamente convinti che le terme INPS debbano subire un radicale intervento di recupero ed ampliamento finalizzato a renderle adeguate e funzionali alle attuali esigenze e normative, ma non per questo bisogna presentare l’intervento sotto la falsa luce di operazione antieconomica e disperata, da proporre a qualche magnate che, nella sua infinita generosità, ci realizzerà un meraviglioso centro benessere.
Grazie sindaco, ma noi siamo sempre più convinti che i viterbesi abbiano bisogno di interventi seri e qualificanti, atti a valorizzare le risorse che il nostro territorio ci offre.
Per questo proponiamo di utilizzare modi e strumenti diversi dai soliti al fine di intervenire al recupero delle terme, come primo passo verso un autentico risanamento politico, sociale e culturale.
In un momento in cui l’economia langue e la sfiducia nelle istituzioni ha raggiunto livelli inimmaginabili è giunta l’ora di pretendere la qualità e la trasparenza negli interventi sul territorio.
E’ finalmente arrivata l’ora di indire un concorso di idee (strumento usato dal comune di Viterbo solo due volte, record negativo in Italia e in Europa) sul riassetto generale dell’intero sistema termale che comprenda anche il recupero archeologico e agricolo dei siti stessi e di quelli limitrofi (piano quadro), per poi giungere ad appalti concorso sui singoli interventi, da realizzarsi sulla scorta del progetto quadro vincitore.


Questo è sicuramente uno dei modi migliori per ottenere un’ architettura di qualità, che permetta a tutti i professionisti, giovani e meno giovani, di mettersi in gioco facendosi conoscere ed apprezzare, senza più elargire incarichi sempre agli stessi (verificare i nomi dei professionisti incaricati negli ultimi dieci anni).
Un modo per consentire a tutti gli operatori del settore ed alle imprese edili di  confrontarsi con pari opportunità  e con gli stessi mezzi, per giungere a premiare la migliore offerta, sia economica che formale.
Informiamo il sindaco che lo sviluppo della città si progetta, non nasce spontaneamente o a macchia di leopardo su aree proposte da singoli operatori né su nastri rossi realizzati in aree vincolate, e non dà luogo a interventi casuali scollegati e dannosi.
Grazie sindaco, grazie davvero. La ringrazieremmo veramente di cuore se Lei tornasse a fare il suo lavoro e smettesse di occuparsi di politica.

Daniele Cario
per Solidarietà Cittadina

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