PERCHE‘ UNA LISTA CIVICA
Perché intendiamo dare continuazione alle attività e alle
esperienze unitarie di lotta e di partecipazione degli ultimi anni: la
battaglia per la potabilizzazione dell’acqua (con il comitato Non ce la
beviamo), il referendum sull’acqua pubblica, l’impegno per la valorizzazione
del sistema termale, per i diritti civili, per l’effettiva parità di genere;
l’attiva adesione alle iniziative per la pace e per il No al referendum del 4
dicembre con il Coordinamento Democrazia Costituzionale; lo scontro ancora in atto
contro la riforma detta “buona scuola”, contro la precarizzazione del lavoro,
contro il disfacimento della sanità pubblica, per ridare fiducia ai giovani e
dignità agli anziani…
Una lista formata da cittadini, associazioni, gruppi
politici che non si sono mai arresi al saccheggio di questo territorio: persone
deluse e indignate, che hanno deciso di riprendersi la gestione della propria
vita e della vita pubblica, senza più delegare a politici mestieranti la
propria sorte e il futuro della città.
Negli ultimi 30 anni
Viterbo e la sua provincia hanno visto regredire le proprie condizioni
economiche e la qualità della vita , con servizi scadenti, la chiusura di
esercizi commerciali, una disoccupazione giovanile tra le più alte d’Italia, e
i cittadini relegati a un ruolo di passiva subalternità nei confronti dei
poteri dominanti, interessati solo alla tutela dei propri privilegi.
Questa colpevole gestione della cosa pubblica ha portato un
territorio come il nostro – che per le sue peculiarità storico-artistiche,
naturalistiche, idrogeologiche, agroalimentari e termali potrebbe costituire un
modello economico a livello nazionale – a una condizione di degrado senza
precedenti. Pensiamo al centro storico cittadino, con il teatro dell’Unione, il
cinema Genio, il Museo civico, o a siti archeologici pregevolissimi come
Ferento e Castel d’Asso; ma anche al più totale disinteresse nei riguardi della
riqualificazione dei quartieri periferici, delle frazioni, del Poggino.
L’inerzia che ha bloccato il settore termale di fatto ha
favorito gli interessi di un’imprenditoria monopolistica, così come
sconsiderato è stato ignorare il rilancio del settore agroalimentare,
potenziale settore trainante dell’economia locale, o il mancato impegno per il
potenziamento e il raddoppio della linea ferroviaria Viterbo-Roma.
Il fallimento del servizio di raccolta integrata dei
rifiuti, che oggi con un’ipocrita campagna pubblicitaria (pagata dai
contribuenti) si sta tentando di mascherare, è caratterizzato da disservizi,
mancanza di funzionalità, e di decoro.
La disastrosa
gestione privatistica della società Talete, della quale il Comune di Viterbo è
uno degli azionisti di maggioranza, ha permesso per anni l’erogazione di acqua
con valori di arsenico e fluoruri superiori ai limiti consentiti, senza fornire
adeguate informazioni alla cittadinanza e senza effettuare idonei investimenti
per migliorare il servizio ed eliminare rischi alla salute, anzi imponendo agli
utenti gravosi aumenti delle tariffe.
Tutto ciò dimostra che l’amministrazione dei BENI COMUNI,
attraverso il sistema degli appalti a
società private, subordina inevitabilmente l’interesse della collettività al
profitto: per questo va messo in atto un piano per riportare i servizi alla
gestione diretta del Comune.
E’ ora di tornare ad occuparci dei nostri interessi, dei
BENI COMUNI, riscoprendo il piacere di condividere sogni e speranze,
misurandoci con la concretezza del reale. E poiché “siamo realisti, vogliamo
l’impossibile”.
È con questi intenti, con questi obiettivi che associazioni,
organizzazioni, singoli cittadini provenienti da percorsi politici, culturali,
sociali diversi, hanno deciso di unire le proprie forze e le proprie idee per
costituire un movimento che possa coinvolgere i viterbesi nella gestione
diretta della cura della città, a difesa dei comuni legittimi interessi.
Questo coordinamento non ha niente a che fare con le destre
e con il cosiddetto centro-sinistra che si sono susseguiti nei governi della
città; ma a chi ritiene che sinistra e destra siano la stessa cosa, dimostriamo
con i fatti che non è vero: non siamo “tutti uguali”.
La lista LAVORO E BENI COMUNI ribadisce e contestualizza su
piattaforma civica i valori storici della sinistra e il conflitto sociale,
candidandosi alla guida della città in netta contrapposizione con i gruppi
affaristici e di potere che hanno governato negli ultimi decenni.
Invitiamo i viterbesi a partecipare alla prima Assemblea
cittadina per la presentazione della Lista e del programma, che si terrà entro
i primi giorni di dicembre in luogo e orario che saranno comunicati tramite i
mezzi di informazione e pubblicizzati sul nostro sito.
Viterbo, 14 novembre 2017
LISTA CIVICA
LAVORO E BENI COMUNI
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